mercoledì 13 novembre 2013

Laura Boldrini elogia Lorena Bobbit: la "lercia" satira del falso che infama il femminismo



Di Viviana Pizzi
Che cosa si fa per denigrare il femminismo moderno e tutte le conquiste femminili in politica? Basta andare a vedere il sito internet Lercio. Aprendolo è strutturato  graficamente come il sito “Leggo”. Stesse categorie e stesso tema. Ma aprendo ci si accorge che è tutta satira ed è fatta pure male.  Cosa fanno? Denigrano il femminismo e chi porta avanti questa battaglia anche con mezzi poco simpatici.
Il pezzo di oggi però li supera tutti. Vorrebbe far credere che Laura Boldrini abbia detto di prendere esempio da Lorena Bobbit ed evirare i mariti violenti. Il lettore medio alto, quello attento alle politiche femministe e al grande esempio che sta dando la presidente della Camera sa da subito che si tratta di una bufala.
E il lettore medio basso? Quello che segue soltanto le infamie che da mesi stanno circolando sulla terza carica dello Stato? Se non legge il pezzo nei dettagli ci può credere. E può alimentare la macchina del fango che si macchia anche di ignoranza.
Ecco però come inizia il pezzo: MOZZATE  (COMO). Un comune che esiste e ha anche una squadra di calcio ma il riferimento all’evirazione sembra evidente. Nuove dichiarazioni destinate a suscitare polemiche da parte di Laura Boldrini (parole falsissime) .
I pesci lessi, quelli che non conoscono la polemica, si ingolosiscono e cominciano a leggere. Si accorgeranno più tardi che è tutta una finzione? Noi lo speriamo.
Ecco però come continua il pezzo:
La Boldrini era stata invitata per la giornata inaugurale della manifestazione, aperta dalla proiezione diMoebius, l’ultimo controverso film del regista coreano Kim Ki-duk: la pellicola, presentata fuori concorso alla recente Mostra del Cinema di Venezia, si apre con la scena in cui una moglie tradita tenta di evirare il marito fedifrago con un coltello; non riuscendoci per la reazione del consorte, compie il terribile gesto sul figlio adolescente.
Fin qui ancora tutto normale. La dichiarazione seguente, quella sul caso Bobbit, dovrebbe però far pensare: La Presidente ne ha approfittato per ricordare il gesto analogo compiuto da Lorena Bobbitt ai danni del violento marito John Wayne Bobbitt ed assurto agli onori della cronaca in tutto il mondo: Nel 1993 una persona coraggiosa ha compiuto un atto estremo di ribellione. Il ventennale di quel gesto è passato colpevolmente sotto silenzio. Voglio qui ricordare la figura di una donna che ha deciso di non accettare la sopraffazione dell’uomo e ha risolto alla radice la conflittualità tra i sessi. Una donna capace di dare un taglio netto a secoli di prevaricazioni subite troppo spesso in un silenzio inerme. Prendete esempio da lei, e recidete una volta per tutti quel patetico cordone ombelicale che vi mantiene dipendenti dall’oppressione maschile.
E il maschilismo imperante non finisce qui. Non bastava attaccare la presidente Boldrini. Sono andati indietro e hanno parlato anche di Artemisia Gentileschi. La pittrice caravaggesca che nella Roma del 1600 denunciò per prima lo stupro in Italia rifiutando di sposare il suo aggressore. Era il diciassettesimo secolo e Artemisia Gentileschi durante il processo venne anche torturata.
Il discorso – continua il pezzo-  ha ottenuto l’apprezzamento convinto del pubblico femminile, che ha ripetutamente interrotto la Boldrini con fragorosi applausi. Al termine dell’intervento si è quindi svolta la cerimonia di inaugurazione della Sala Artemisia, uno spazio espositivo destinato ad ospitare opere di artiste della zona ricavato all’interno del cinema e intitolato alla talentuosa pittrice e femminista ante litteram Artemisia Gentileschi” .
E poi si scende nel grottesco e nel ridicolo con questa conclusione : Anche questa cerimonia ha fatto registrato un grande successo di pubblico, malgrado un piccolo incidente diplomatico: il Sindaco e l’Assessore alla Cultura del comune lombardo, co-finanziatore del progetto, dovevano consegnare una targa da affiggere all’ingresso della sala, ma si sono dileguati proprio al momento dell’inaugurazione, quando per il taglio del nastro è stato consegnato alla Presidente Boldrini un grosso paio di forbici.
Che sia tutto falso ora è chiaro. Ma il danno è fatto e la denigrazione pure. E in molti non ci avranno fatto neppure caso.

3 commenti:

  1. è così surreale che in inghilterra una analoga alla bobbit ha dato fuoco al marito, e la moglie dell'allora primo ministro blair le conferì una medaglia per l'eroico gesto.
    Controllate..ne hanno fatto pure un film che si chiam provoked..
    E questo non è inventato.
    Per questo motivo chi legge magari senza verificare la fonte può cascarci.
    Perchè purtroppo queste cose accadono davvero.
    La violenza c'è, e non è di un genere, ma di una specie.

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  2. Credo che ci sia un malinteso.
    Il sito è evidentemente satirico e il bersaglio non è la Boldrini ma proprio chi tende a minimizzare il suo impegno e le sue battaglie civili e chi, dopo una lettura del genere, paradossale ma a quanto pare non per tutti, non esita a sfogare i propri livori.
    Lercio vuole solo stigmatizzare e ridicolizzare il razzismo intrinseco in gran parte degli italiani e la facilità con cui danno sfogo ai propri più biechi pregiudizi.
    Sono innumervoli i pezzi sul sito che prendono in giro le "idee" retrive di fascisti e leghisti.
    Provate a leggere uno degli articoli che più hanno fatto discutere, relativo alla proposta del ministro Kyenge di utilizzare cani e gatti degli italiani per sfamare gli immigrati: la rezione è stata imbarazzante, ma è stata imbarazzante per me come uomo e come italiano.
    L'articolo era pieno di risvolti surreali ma molti si sono fermati al titolo, e se l'italiano è pigro o igorante non credo se ne possa dare colpa a Lercio, anzi, quell'articolo è stato un ottimo criterio per fare un po' di pulizia nelle proprie bachece di Facebook.

    Gugu

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