La lettera è stata
inviata direttamente all’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne.
La promotrice della petizione è Annamaria Arlotta, da anni attivista e
sensibile alle tematiche della pubblicità sessista.
Occorrono ancora un
migliaio di firme per raggiungere l’obiettivo su Change.org. Ecco però la
lettera con cui viene chiesta la rimozione della pubblicità sessista .
“La Fiat – si legge
nella missiva -
ha creato uno spot particolarmente svilente per donne e uomini, nel quale una
figura femminile è equiparata a un’automobile. Un uomo scorge la 500 S e
immagina che sia una donna passionale che prima lo aggredisce e poi lo seduce.
Quando riapre gli occhi, la seduttrice si rivela essere
una Cinquecento Abarth, e la persona con la quale l’uomo
interagisce è in realtà un oggetto. A miraggio svanito il messaggio è chiaro: comprami.
http://www.youtube.com/watch?v=H-fH73qIvsQ
Il claim, contenente le parole “seducente e sexy”, è uno degli elementi
che concorrono a creare una sovrapposizione di immagini e concetti il cui fine
è suggerire che acquistare la Fiat 500S equivalga ad avere un
rapporto sessuale con una bella donna. Le réclame che utilizzano
l’immagine di donna sexy per vendere qualsiasi prodotto rinforzano i vecchi
stereotipi, nfluenzano negativamente il modo in cui la donna è percepita e
costituiscono un ostacolo verso la parità dei generi.
Segnalazioni all’Istituto
dell’Autodisciplina Pubblicitaria sono già partite dal gruppo che ho fondato su
Facebook, “La pubblicità sessista offende tutti” http://www.facebook.com/home.php?sk=group#!/home.php?sk=group_139046259478883&ap=1
Il Comitato di
Controllo dello Iap ha giudicato la réclame lesiva della dignità della donna,“posta sullo stesso piano dell'automobile come desiderio dell'uomo,
sfociando in una commistione tra donna e prodotto che condurrebbe alla
mercificazione della persona.”
Di parere contrario il
Giurì, che con giudizio finale non lo ha ritenuto sanzionabile perché lo spot
mostra “una donna di personalità, forte e indipendente” e perché, anche se “la
metafora donna-macchina esiste senz'altro” l'automobile viene "innalzata a
donna". Per il
Giurì lo spot sarebbe “ironico, allegro e con script
innovativo”.
Questo è nonsense!
Quale che sia la personalità che il pubblicitario sceglie di dare alla figura
femminile, se la usa per creare una metafora con l’automobile compieun’operazione svilente. Ma poi che personalità avrebbe
una donna che sul collo ha tatuato il logo dell'Abarth, come la marchiatura di
un animale, e veste degli stessi colori della carrozzeria? In questo spot non c'è nessuna donna, esistono solo una carrozzeria
d'auto e una figura femminile sessualizzata interscambiabili. Tutte le note caratteriali espresse dalla modella non sono
ascrivibili a una donna soggetto, ma a un modello di automobile!
Il messaggio è, per il
target maschile: scambia il tuo desiderio di possesso per una
donna sexy con quello per un’automobile di un certo modello. Al
target femminile si chiede invece di immedesimarsi con la modella seducente e
accettare che donne e automobili siano viste allo stesso modo, come oggetti di desiderio di un uomo. Non c’è nulla di
innovativo in questa réclame, c’è al contrario il solito vecchio sessismo, e il trattamento della figura
femminile mette solo tristezza!
Chiedo alla Fiat di ritirare immediatamente lo spot e allo Iap che
tenga conto della diversa sensibilità emersa in materia di pubblicità sessista,
allineandosi in questo modo agli organismi di disciplina pubblicitaria della
maggioranza dei Paesi europei.
Davvero una ditta che
può permettersi i migliori pubblicitari ha bisogno di ricorrere allascorciatoia donne e motori? Già
con lo spot della Panda che “non è una escort” la Fiat ha giocato sullo scambio
di identità tra donna e oggetto. E’ ora che cresca anche dal punto di vista
della comunicazione commerciale, è ora di rispettare donne e
uomini!”
Questo il link per
andare direttamente al testo della petizione: http://www.change.org/petitions/fiat-ritiri-lo-svilente-spot-sessista-della-500-s?utm_campaign=new_signature&utm_medium=email&utm_source=signature_receipt#share
Nessun commento:
Posta un commento