lunedì 18 novembre 2013

Donna picchiata dal compagno, i vicini non fanno il loro dovere e aiutano l'aggressore




 Di Viviana Pizzi

In che Paese viviamo? E’ questa la domanda che ci dovremmo fare quando accadono episodi del genere. Siamo nel reggiano (nella civile Emilia Romagna però ai primi posti nella classifica dei maltrattamenti in famiglia e una donna si rifiuta di avere un rapporto sessuale con il compagno.

Lui reagisce malamente e la picchia con calci e pugni. Purtroppo si tratta di una scena frequente nelle liti di coppia italiane. Quello che ci lascia sgomenti è quanto accade dopo: una coppia di vicini invece di fare il proprio dovere (difendere la vittima e denunciare alle autorità l’aguzzino) hanno aiutato lui a picchiarla.

Tutto perché spinti da vecchi rancori, che consisterebbero nel fatto che lei si sarebbe intromessa in una loro lite. Della serie, tra moglie e marito non mettere il dito. In manette sono finiti il siciliano 47enne che ha picchiato la compagna e la coppia di 43 e 51 anni per lesioni. La vittima, una 44enne,  è finita in ospedale con 21 giorni di prognosi. La coppia di vicini, solidali con l’aggressore, è arrivata dopo aver sentito le urla della vittima. Ma invece di soccorrerla l’hanno tempestata di calci e pugni.

Il triste è questo: i due sono giunti mentre la 44enne era riuscita a svincolarsi dalle botte del suo compagno aguzzino. I vicini l’hanno colpita con calci e pugni riportandola dentro l’appartamento dove aveva già subito violenze dal compagno. L’uomo è recidivo: già in passato aveva picchiato la sua donna per futili motivi. Quando lei ha detto basta a queste condotte le botte sono aumentate. E probabilmente anche per questo senso di empatia che aveva preso parte alla lite dei suoi vicini.

Empatia che non è stata compresa nemmeno dalla donna della coppia vicina. Un sentimento che in questa Italia di indifferenza non è comprensibile.

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