Di Viviana Pizzi
Siamo lontani dall’Italia e lo
siamo sia dal punto di vista geografico che delle politiche femminili. I forzisti
italiani si affannano a definirsi attenti alle politiche femminili solo per
aver ventilato la discesa in campo politico di Marina Berlusconi. Il Pd,
nonostante abbia in Civati un buon esempio di politica femminile, ha mandato in
campo comunque quattro uomini a contendersi la poltrona di segretario (Pippo
Civati, Gianni Cuperlo, Matteo Renzi e Gianni Pittella). Il Movimento Cinque
Stelle dal canto suo si affida a due leader uomini Beppe Grillo e Gianroberto
Casaleggio. Chiudono il quadro la Lega Nord che si affida, al congresso, allo
scontro tra Matteo Salvini e Umberto Bossi, Sel che ha come segretario Nichi
Vendola (anche se si mostra meno maschilista lanciando in orbita Laura Boldrini
alla presidenza della Camera), Italia dei Valori con Ignazio Messina e il Pdci
con Paolo Ferrero.
Morale della favola: non solo non
abbiamo un presidente della Repubblica donna ( il nostro è Giorgio Napolitano),
non un premier donna ( il nostro è Enrico Letta), non abbiamo nemmeno un
segretario di partito donna.
Cosa accade invece in Cile? L’esatto
contrario perché a contendersi il ruolo di presidente della Repubblica sono
proprio due donne. Cosa che non è riuscita nemmeno in Francia quando Segolene
Royal ha perso lo scontro con Nicolas Sarkozy e nemmeno negli Stati Uniti
quando Hillary Clinton perse le primarie con Barack Obama nel partito
democratico.
In Cile Michelle Bachelet ha
vinto il primo turno alle elezioni presidenziali. Sinistra e femminismo dovrebbero
andare di pari passo. Ma nel Paese che fu di PinoEvelyn Matthei. Nella tornata elettorale di ieri si è
aggiudicata il secondo posto. La sfida tra le due si svolgerà tra quindici
giorni.
chet anche il candidato della
destra è donna. Si chiama
Numeri alla mano Michelle
Bachelet ha ottenuto il 46,6% dei voti e la Matthei il 25,2%. Il Cile avrà
quindi un presidente donna. E in Italia? Dovremmo forse aspettare oltre il
settennato di Napolitano per raggiungere il livello di femminismo di Santiago.
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