venerdì 18 ottobre 2013

STUPRO DI HALLOWEEN, QUANDO LA FINZIONE SUPERA LA REALTA': TESTIMONIANZA CHOC DI CHI HA VISSUTO LA SCENA

Una vera e propria offesa per le donne vittime di stupro. Quello vero che non è finzione. Quello non “al burro” come la violenza confessata da Bernardo Bertolucci e avvenuta nel film “Ultimo tango a Parigi” in una scena studiata a tavolino con Marlon Brando e subita allora dalla ventenne Maria Schneider.
All’attrice ventenne e anche alle altre mille che subiscono il sesso, magari sotto effetto di droga girando un qualsiasi film porno, ho pensato apprendendo che lo Scare Kingdom Scream Park in Gran Bretagna, ha pensato a una vera e propria scena di stupro finto. Il cinema è pronto e andrà in scena soprattutto ad Halloween. I visitatori maggiorenni del parco potranno visitare, con un sovraprezzo di 3 sterline e 50 un’ala speciale. Si tratta dello Psychomanteum, un percorso creato ad arte per sperimentare quella che loro definiscono “l’eccitante esperienza dello stupro”.
Sarà davvero così? Chi c’è stato ha invece raccontato la sua paura. Raccontando quello che una “vittima reale” può narrare durante un verbale di polizia. Un qualcosa che non dovrebbe essere vissuto. Che pure se è finzione ti può segnare per sempre.
Una reporter  dell’Evening Post l’ha vissuta realmente. E dalle sue parole viene fuori un racconto che tutto sembra tranne che eccitante. Ecco quello che invece sembra essere un nastro registrato da uno psicanalista quando si racconta di uno stupro che non si vuole riconoscere come tale.
Sono entrata in una stanza buia con una sedia a rotelle nel mezzo- si legge nel racconto della reporter- una donna mi ha afferrato e spinto sulla sedia, gridandomi di leggere la scritta sul muro. Poi ha spinto la sedia in una stanza, dove c’era un water traboccante, mi ha fatto inginocchiare con la faccia sopra il water e ha gridato “Ho finito con te adesso!” C’era un letto contro il muro e mi è stato detto di sdraiarsi”.

Poi la vera e propria scena di uno stupro.
“Un uomo mi ha legato e mi ha messo un cuscino sulla faccia – continua il racconto-  Poi è salito sopra di me e ha tenuto il cuscino premuto, facevo davvero fatica a respirare. Non riuscivo a vedere nulla, ma mi sono sentita trasportare con il letto a ruote in un’altra stanza. Durante il tragitto devono avermi slegato. Il cuscino è stato rimosso e l’uomo mi ha messo un sex-toy davanti alla faccia e ha chiesto “Lo vuoi in bocca o nel tuo f****** c***?” Quindi un uomo armato di motosega mi ha trascinata nella stanza successiva, dove s’era un bar. Ero pietrificata, ma mi sono stata costretta a cercare di riprendermi il più velocemente possibile, perché intorno a me c’erano persone sedute a sorseggiare un drink. E’ stato orribile. Per nulla divertente: questo non è intrattenimento. Non ci potevo credere, mi ha completamente rovinato la notte. E’ stato un vero peccato perché le altre sezioni erano davvero divertenti” . Una scena condannata da più parti. E’ Jo Wood del centro Rape Crisis che ha dichiarato:  “Sono assolutamente sconvolto che qualcuno possa pensare che è ok lucrare  sulla paura e la vulnerabilità di una donna in nome di brividi a buon mercato, a chi giova tutto questo?Posso solo immaginare il danno che una simile esperienza potrebbe fare ad una vittima di stupro, ma anche a qualsiasi membro sano di mente del pubblico, ad essere onesti. Non si tratta di Halloween - o dipaura - si tratta di umiliazione. Si vuole far passare il lato più lato oscuro della paura -il mondo segreto e nascosto dell’ abuso sessuale -  come ‘divertimento‘ e ‘solo una risata”.

Come si può ridere davanti alla paura di una donna? Come si può pensare di godere della sua umiliazione? A noi sembra davvero surreale. Altro che halloween e streghe.

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