mercoledì 16 ottobre 2013

La legge di stabilità e la violenza DELLE donne

di Viviana Pizzi

Stiamo parlando della legge di stabilità. La manovra del Governo Letta che investe 11,6 miliardi di euro per salvare l'economia italiana, cominciando però con un buco di 3 miliardi di euro. In una delle infografiche, dedicate a persone, famiglie e società c'è anche un riferimento alle donne. Si tratta del Finanziamento del Fondo contro la violenza DELLE donne e la tratta degli esseri umani. Per chi ora avesse qualche dubbio è presto fugato. Sulla slide c'è scritto proprio violenza delle donne. Se Letta e company avessero voluto intendere violenza sulle donne non è nemmeno poi così chiaro. Perchè violenza delle donne vuol dire donna che uccide un uomo, mentre violenza sulle  donne vuol dire uomo che violenta una donna. Due concetti diametralmente opposti che il Governo sembra ignorare. Preso nella frenesia di sottolineare l'aver evitato i tagli alla Sanità e di voler nascondere i mancati tagli alla missione militare degli F 35. E come al solito noi donne passiamo in secondo piano. Come una razza inferiore sulla quale poter stravolgere facilmente differenze concettuali che cambiano tutto.

Almeno esistessero questi fondi ci sentiremmo anche meno disprezzate. La cosa grave è che nelle linee guida non esiste alcuna voce che parla di questo fondo. Almeno nell'anno 2014, nonostante le stime sul femminicidio parlino ormai di 100 vittime dall'inizio del 2013. Ci saranno negli anni 2015-2016? Questo non è dato saperlo. Per ora sappiamo solo questo: stravolgono con l'uso di preposizioni sbagliate  il concetto di violenza sulle donne e poi ci prendono in giro annunciando fondi in realtà inesistenti. Come per l'uso del concetto di decreto legge "sul femminicidio" che in realtà era una misura governativa sulla sicurezza, tra l'altro scritta anche male.

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