sabato 26 ottobre 2013

SCIOPERO DELLE DONNE: UN PEZZO DI STOFFA ROSSO CONTRO VIOLENZA E FEMMICIDIO



 Di Redazione 

 
Ormai manca meno di un mese al 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza alle donne. E’ allora che avrà luogo lo sciopero di cui si parla da luglio.
Le amiche di Tempo – come si legge nel comunicato dell’organizzazione- hanno intrecciato e della rete dei Crowdknit Cafè hanno pensato a realizzare un progetto a  maglia e uncinetto che verrà esposto il 25 novembre prossimo. Un modo originale e significante per esserci. Mettiamo mano anche noi alle nostre scorte di stoffe rosse da appendere alle finestre e balconi. Chiediamo alle nostre amiche, sorelle, colleghe, conoscenti - chiediamo a tutt@ - di esporre un drappo o una stoffa rossa. Non costa nulla e possiamo farlo tutte.  Ma è fondamentale che il 25 novembre ci sia un segno forte, visibile, che richiami l’attenzione anche di chi non ha ancora sentito parlare dello “Sciopero” delle donne. Facciamoci vedere! E ricordate a tutt@ che abbiamo scelto il rosso perché è il "colore dell'energia, di chi non abbassa la testa, di chi grida forte il proprio dissenso".
L’organizzazione ha pensato di voler allargare le partecipazioni fino all’ultimo giorno. E per fare questo è importante avanzare proposte, segnalare idee sul tema e metterle in circolo sul sito www.scioperodelledonne.it . Lo stesso se ci fossero articoli da scrivere in particolar modo dossier o analisi sulle tematiche della violenza alle donne. Importante è inviare il tutto a scioperodonne2013@gmail.com. 
“Ricordate – si legge ancora-  che su  CITTÀ X CITTÀ trovate le iniziative che si stanno organizzando. Ne mancano ancora molte quindi fateci sapere quello che pensate di fare nella vostra città, nel vostro luogo di lavoro, nelle vostre case, e poi comunicate tutte le iniziative a: organizza.scioperodonne@gmail.com.
E poi la richiesta alla Cgil di aderire ufficialmente, cosa che non ha ancora fatto.
A tutt'oggi, la Cgil nazionale non ha indetto lo "Sciopero" nei luoghi di lavoro, confidiamo che lo faccia presto, ma - come abbiamo scritto nell’appello che ci ha fatto incontrare - fermiamoci dal fare tutto quello che normalmente facciamo. Interrompiamo il nostro lavoro produttivo, riproduttivo e di cura, riprendiamoci i nostri tempi e i nostri spazi perché sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va troppo lontano. Infine, i fondi per i manifesti e non solo. Invitiamo, pubblicamente, chi se la sente economicamente parlando, di darci una mano. Chi intende aiutarci su Roma, può mettersi in contatto con noi, Barbara Romagnoli e Adriana Terzo. Ad Imola, con Tiziana Dal Pra, presidente Trama di Terre”.

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