martedì 15 ottobre 2013

Berluscones ormai al delirio: “La Giustizia è più stuprata delle donne”

E’ comprensibile che il Pdl sia in ansia per la sorte di Silvio Berlusconi. Non lo è però quando si mettono in mezzo argomenti come la violenza sulle donne e in particolare lo stupro. E’ invece quanto accaduto a Ravenna nella sede del popolo delle libertà.

La scritta che campeggiava era la seguente: “la giustizia è più stuprata delle donne e il suo stupro è il più impunito dei delitti”. Un accostamento inaccettabile se si ricorda che soltanto il 10% delle denunce di violenza sessuale vengono denunciate e che non tutte vengono punite in maniera adeguata.

Una vera idiozia se si pensa anche che  la scia di femminicidi che si sono verificati in Italia negli ultimi due anni, non è nemmeno paragonabile, in quanto a sofferenza, a quella che sta vivendo Silvio Berlusconi. Nell’attesa che la Giunta per le immunità oppure la Corte d’appello di Milano gli facciano sapere qual’ è la sua sorte.

Lo stupro è un atto che invade non soltanto l’anima della donna ma anche il corpo. Che provoca ansia, paura, disturbo del sonno e nei casi più gravi disturbi alimentari come anoressia, bulimia e iperfagia. Spesso le vittime provano anche ad uccidersi. E fortunatamente non è questo il caso di Silvio Berlusconi.

L’esistenza e la gravità del manifesto sono state denunciate dal deputato di Sel Giovanni Paglia. Che ha definito “manifesto farneticante” le parole pronunciate dal simpatizzante berlusconiano il quale, evidentemente, non conosce le conseguenze dello stupro sul corpo e sulla psiche di una donna.

Paglia ha chiesto la rimozione del manifesto aggiungendo, come spiega il Corriere.it:  “Questo nel Paese che vive ogni giorno la tragedia del femminicidio, che non riesce a trovare le risorse per finanziare provvedimenti a favore delle donne vittime di violenza, che è ricattato quotidianamente da un pregiudicato per frode fiscaleSilvio Berlusconi”.

E nel Paese, mi permetto di aggiungere, in cui molte donne quando vengono picchiate e stuprate dal proprio uomo non sanno dove rivolgersi proprio perché le case rifugio antiviolenza vengono chiuse per mancanza di fondi. E dove le donne che subiscono stalking e lo denunciano rischiano di doversi trovare nuovamente faccia a faccia con il proprio persecutore che finisce poi per ucciderle.

Tutto questo non può mai essere paragonato all’angoscia personale dell’ex presidente del Consiglio.  

Nessun commento:

Posta un commento