di Viviana Pizzi
Mentre il Governo continua a tartassare i cittadini con imposte sempre
più alte la crisi continua a farsi sentire anche dal punto di vista lavorativo.
Una delle tante vertenze aperte riguarda il settore della ristorazione e in
particolar modo la società Autogrill. Lo sciopero del 12 luglio scorso ha
portato il caso a livello nazionale. Ma a Padova si continua a chiudere e
licenziare. E allungare la long list di persone che restano senza lavoro
aumentando in modo esponenziale il tasso di disoccupazione in Italia. Chi sono
i licenziati? Tutte donne che andranno a ingrossare le fila della
disoccupazione in rosa.
La questione però in realtà non è stata mai risolta. E lo dimostra il
caso di Padova dove è stato chiuso il ristorante Ciao e l’attività all’interno
del centro Auchan. Tutto questo porta diciannove dipendenti a
finire in mobilità e senza alcuna prospettiva occupazionale.
E ancora una volta la crisi peserà sulla popolazione femminile. Una su due in Italia non
lavora e in Veneto ce ne sarà una in più.
Questa è una testimonianza rilasciata sul sito ufficiale dei dipendenti
di Autogrill.
“Lavoro per autogrill da 23 anni, ho due bambini e il marito
disoccupato, per mangiare andremo alla Caritas - racconta una delle 19
- ho
un'età che non mi lascia speranze, non trovano lavoro nemmeno i ragazzi, anche
le colleghe sono quasi tutte nella mia situazione. Speravamo di essere
riassorbiti ma invece non c'è nessuna prospettiva di ricollocazione”.
Stessa situazione anche per altri otto dipendenti della società che fa
capo alla famiglia Benetton del locale di Cittadella.
“Sono 27 posti di lavoro persi,
sembrano cifre piccole ma, nell'ultimo anno le realtà cittadine di Autogrill
sono scomparse e la cifra totale dei licenziamenti è molto alta - commenta Marquidas Moccia, Filcams Cgil che con
Cisl e Uil si sta occupando dei lavoratori - abbiamo chiesto un incontro alla società ma siamo ancora in attesa
della convocazione”.
Chi sono le dipendenti del centro Giotto? Innanzitutto sono tutte donne.
Hanno un’età media di 45-50 anni e difficilmente ricollocabili nel mercato del
lavoro. Il licenziamento per loro significa perdere l’unica entrata possibile
in famiglia.
IL GOVERNO E LA REGIONE TACCIONO: L’IDV
CHIEDE L’IMPEGNO DEL MINISTRO ZANONATO
Finora la politica ha fatto orecchie da mercante. Tutti ma non l’Idv di
Ignazio Messina che si schiera al fianco delle lavoratrici padovane.
“La chiusura dei due ristoranti
padovani Autogrill, con il licenziamento di 40 dipendenti, ci preoccupa molto
– ha sottolineato il segretario nazionale - coinvolgeremo
il ministro Zanonato, ex sindaco di Padova, perché convochi un tavolo di
confronto per cercare di risolvere il problema e salvare questi posti di
lavoro. È l’impegno che io e Antonino Pipitone vogliamo prenderci
in merito ai 40 licenziamenti previsti da Autogrill per i dipendenti dei punti
di ristorazione Ciao, della Fiera e del Centro Giotto, a Padova. Viste le vaste
dimensioni del gruppo Benetton (che controlla Autogrill), pensiamo che
ricollocare i lavoratori dei due locali padovani, nelle aziende della holding,
sia possibile. Anche se stupisce che Autogrill mentre licenzia a Padova, abbia
assunto nuovi dipendenti per un bar-ristorante-fast food che ha aperto da poco
alla stazione di Venezia Santa Lucia. Ci chiediamo perché togliere il lavoro ai
40 dipendenti padovani, già esperti e formati, e non trasferirli invece a
Venezia, una distanza non certo proibitiva”.
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