mercoledì 30 ottobre 2013

AUTOGRILL: DUE RISTORANTI CHIUSI A PADOVA. E A PAGARE IN TERMINI DI LAVORO SONO 19 DONNE





di Viviana Pizzi


Mentre il Governo continua a tartassare i cittadini con imposte sempre più alte la crisi continua a farsi sentire anche dal punto di vista lavorativo. Una delle tante vertenze aperte riguarda il settore della ristorazione e in particolar modo la società Autogrill. Lo sciopero del 12 luglio scorso ha portato il caso a livello nazionale. Ma a Padova si continua a chiudere e licenziare. E allungare la long list di persone che restano senza lavoro aumentando in modo esponenziale il tasso di disoccupazione in Italia. Chi sono i licenziati? Tutte donne che andranno a ingrossare le fila della disoccupazione in rosa.
La questione però in realtà non è stata mai risolta. E lo dimostra il caso di Padova dove è stato chiuso il ristorante Ciao e l’attività all’interno del centro Auchan. Tutto questo porta diciannove dipendenti a finire in mobilità e senza alcuna prospettiva occupazionale.
E ancora una volta la crisi peserà sulla popolazione femminile. Una su due in Italia non lavora e in Veneto ce ne sarà una in più.  Questa è una testimonianza rilasciata sul sito ufficiale dei dipendenti di Autogrill.
Lavoro per autogrill da 23 anni, ho due bambini e il marito disoccupato, per mangiare andremo alla Caritas - racconta una delle 19 - ho un'età che non mi lascia speranze, non trovano lavoro nemmeno i ragazzi, anche le colleghe sono quasi tutte nella mia situazione. Speravamo di essere riassorbiti ma invece non c'è nessuna prospettiva di ricollocazione”.
Stessa situazione anche per altri otto dipendenti della società che fa capo alla famiglia Benetton del locale di Cittadella.
Sono 27 posti di lavoro persi, sembrano cifre piccole ma, nell'ultimo anno le realtà cittadine di Autogrill sono scomparse e la cifra totale dei licenziamenti è molto alta - commenta Marquidas Moccia, Filcams Cgil che con Cisl e Uil si sta occupando dei lavoratori - abbiamo chiesto un incontro alla società ma siamo ancora in attesa della convocazione”.
Chi sono le dipendenti del centro Giotto? Innanzitutto sono tutte donne. Hanno un’età media di 45-50 anni e difficilmente ricollocabili nel mercato del lavoro. Il licenziamento per loro significa perdere l’unica entrata possibile in famiglia.
IL GOVERNO E LA REGIONE TACCIONO: L’IDV CHIEDE L’IMPEGNO DEL MINISTRO ZANONATO
Finora la politica ha fatto orecchie da mercante. Tutti ma non l’Idv di Ignazio Messina che si schiera al fianco delle lavoratrici padovane.
La chiusura dei due ristoranti padovani Autogrill, con il licenziamento di 40 dipendenti, ci preoccupa molto – ha sottolineato il segretario nazionale - coinvolgeremo il ministro Zanonato, ex sindaco di Padova, perché convochi un tavolo di confronto per cercare di risolvere il problema e salvare questi posti di lavoro. È l’impegno che io e Antonino Pipitone vogliamo prenderci in merito ai 40 licenziamenti previsti da Autogrill per i dipendenti dei punti di ristorazione Ciao, della Fiera e del Centro Giotto, a Padova. Viste le vaste dimensioni del gruppo Benetton (che controlla Autogrill), pensiamo che ricollocare i lavoratori dei due locali padovani, nelle aziende della holding, sia possibile. Anche se stupisce che Autogrill mentre licenzia a Padova, abbia assunto nuovi dipendenti per un bar-ristorante-fast food che ha aperto da poco alla stazione di Venezia Santa Lucia. Ci chiediamo perché togliere il lavoro ai 40 dipendenti padovani, già esperti e formati, e non trasferirli invece a Venezia, una distanza non certo proibitiva”.

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