lunedì 18 novembre 2013

Giorgio Napolitano si rivernicia e punta sulle donne: ma più pubblicità sessista



Di Viviana Pizzi
E anche Giorgio Napolitano, dopo la posizione scomoda durante il processo sulla trattativa Stato Mafia, si appella alle donne per riverniciare la sua immagine sbiadita. A più è indigesto per la sua campagna pro governativa e per aver spinto l’Italia nelle braccia del Governo delle larghe intese. Altri non hanno accettato che venissero distrutte le sue intercettazioni con Mancino durante l’inchiesta sulla trattativa.
Cosa fa ora Napolitano. Tenta di riconquistare le simpatie degli italiani partendo dalla questione femminile. E lo fa a un convegno di Rai Pubblicità e progresso. Sostenendo: "Le donne siano rappresentate con sobrietà e dignità nei media, così come si è impegnata a fare la Rai. La dilagante rappresentazione del corpo femminile come bene di consumo rafforza fuorvianti atteggiamenti possessivi nei confronti della donna. Amarezza, indignazione e dolore genera il perpetuarsi della violenza sulle donne, così frequente proprio sulle compagne di vita. È bene quindi che il recente provvedimento del governo abbia considerato i legami sentimentali come un'aggravante".
Il messaggio era compreso in quello della IX Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale con il titolo 'Il valore della diversità. Verso una nuova cultura di genere', promossa dalla Fondazione Pubblicità Progresso, ha inviato al Presidente Alberto Contri, un messaggio nel quale ha rilevato che l'evento "conferma l'impegno di Pubblicità Progresso per migliorare la convivenza civile e il benessere collettivo nel nostro paese, contribuendo ad affermare sia il valore dell'uguaglianza delle opportunità sia il rispetto delle diversità a tutti i livelli e in tutti gli ambiti della vita quotidiana". Il Presidente della Repubblica ha così proseguito: "L'obiettivo del programma presentato in questa conferenza riguarda le diversità di genere. Valorizzare le donne non ha solo una dimensione etica, ma è anche importante sul piano economico, come dimostra la capacità delle donne di affermarsi e di dare il proprio contributo in tutti i campi, una volta che siano liberate da vincoli giuridici e da pregiudizi sociali. Amarezza, indignazione e dolore genera poi il perpetuarsi della violenza sulle donne, così frequente proprio sulle compagne di vita. È bene quindi che il recente provvedimento del governo abbia considerato i legami sentimentali come un'aggravante. Si deve però rilevare che la dilagante rappresentazione del corpo femminile come bene di consumo rafforza fuorvianti atteggiamenti possessivi nei confronti della donna. È opportuno quindi che le donne siano rappresentate con sobrietà e dignità nei media, così come si è impegnata a fare la Rai. D'altra parte, non possiamo nasconderci che proprio la maggiore eguaglianza conseguita dalle donne sul lavoro e nelle professioni può suscitare pericolosi atteggiamenti di reazione. È giusto quindi operare con accortezza e a tutto campo come appunto si propone di fare, all'interno del suo progetto biennale, Pubblicità Progresso, alla quale auguro pertanto di continuare a fare avanzare il paese verso un traguardo che sappiamo quanto sia difficile raggiungere pienamente".

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