Una vera e propria offesa per le donne vittime di stupro.
Quello vero che non è finzione. Quello non “al burro” come la violenza
confessata da Bernardo Bertolucci e avvenuta nel film “Ultimo tango a Parigi”
in una scena studiata a tavolino con Marlon Brando e subita allora dalla
ventenne Maria Schneider.
All’attrice ventenne e anche alle altre mille che subiscono
il sesso, magari sotto effetto di droga girando un qualsiasi film porno, ho
pensato apprendendo che lo Scare Kingdom Scream Park in Gran Bretagna, ha
pensato a una vera e propria scena di stupro finto. Il cinema è pronto e andrà
in scena soprattutto ad Halloween. I visitatori maggiorenni del parco potranno
visitare, con un sovraprezzo di 3 sterline e 50 un’ala speciale. Si tratta
dello Psychomanteum, un percorso creato ad arte per sperimentare quella che
loro definiscono “l’eccitante esperienza dello stupro”.
Sarà davvero così? Chi c’è stato ha invece raccontato la sua
paura. Raccontando quello che una “vittima reale” può narrare durante un
verbale di polizia. Un qualcosa che non dovrebbe essere vissuto. Che pure se è
finzione ti può segnare per sempre.
Una reporter dell’Evening Post
l’ha vissuta realmente. E dalle sue parole viene fuori un racconto che tutto
sembra tranne che eccitante. Ecco quello che invece sembra essere un nastro
registrato da uno psicanalista quando si racconta di uno stupro che non si
vuole riconoscere come tale.
“Sono entrata in una stanza buia
con una sedia a rotelle nel mezzo- si legge nel racconto della reporter- una
donna mi ha afferrato e spinto sulla sedia, gridandomi di leggere la scritta
sul muro. Poi ha spinto la sedia in una stanza, dove c’era un water
traboccante, mi ha fatto inginocchiare con la faccia sopra il water e ha
gridato “Ho finito con te adesso!” C’era un letto contro il
muro e mi è stato detto di sdraiarsi”.
Poi la vera e propria scena di
uno stupro.
“Un
uomo mi ha legato e mi ha messo un cuscino sulla faccia – continua il racconto-
Poi è salito sopra di me e ha tenuto il
cuscino premuto, facevo davvero fatica a respirare. Non riuscivo a vedere
nulla, ma mi sono sentita trasportare con il letto a ruote in un’altra stanza.
Durante il tragitto devono avermi slegato. Il cuscino è stato rimosso e l’uomo
mi ha messo un sex-toy davanti alla faccia e ha chiesto “Lo vuoi in bocca o nel
tuo f****** c***?” Quindi un uomo armato di motosega mi ha trascinata nella
stanza successiva, dove s’era un bar. Ero pietrificata, ma mi sono stata
costretta a cercare di riprendermi il più velocemente possibile, perché intorno
a me c’erano persone sedute a sorseggiare un drink. E’ stato orribile. Per
nulla divertente: questo non è intrattenimento. Non ci potevo credere, mi ha completamente rovinato la notte. E’
stato un vero peccato perché le altre sezioni erano davvero divertenti” .
Una scena condannata da più parti. E’ Jo Wood del centro Rape Crisis
che ha dichiarato: “Sono assolutamente sconvolto che
qualcuno possa pensare
che è ok lucrare sulla paura e la vulnerabilità di una
donna in
nome di brividi
a buon mercato, a chi
giova tutto questo?Posso
solo immaginare il danno che una simile esperienza potrebbe fare ad una
vittima di
stupro, ma anche a qualsiasi membro sano di
mente del pubblico, ad
essere onesti.
Non si tratta di Halloween - o dipaura - si
tratta di umiliazione. Si vuole far passare il lato più lato oscuro della paura -il mondo segreto e nascosto
dell’ abuso sessuale - come ‘divertimento‘ e ‘solo una
risata”.
Come si può ridere davanti alla
paura di una donna? Come si può pensare di godere della sua umiliazione? A noi
sembra davvero surreale. Altro che halloween e streghe.
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