Di Viviana Pizzi
La ricostruzione di L’Aquila città passa anche per quella della
popolazione. E farlo in maniera culturale significa anche combattere la
violenza contro le donne. Che in una comunità dilaniata dall’emergenza e dalla
sofferenza si annida in maniera incontrollabile.
A combatterla, come ci dice il Ministero degli Interni, il camper della
Polizia di Stato. Partito dal capoluogo terremotato circa un mese fa. Con l’obiettivo
di sensibilizzare gli abitanti della città e della provincia.
“Il camper – si legge nella nota del Ministero- che è una sorta di aula didattica multimediale all'interno del quale si proiettano video e si ditribuisce materiale informativo, ha al suo attivo già 10 tappe, facendo opera di sensibilizzazione ma anche raccogliendo storie, testimonianze e, in alcuni casi, denunce, con una media di più di 100 contatti al giorno”.
Ed ecco i primi risultati dell’azione delle forze dell’ordine: 10 i provvedimenti di ammonimento del
questore per stalking e per violenza domestica, emanati
anche alla luce del decreto legge contro la violenza di genere recentemente
convertito in legge, e 22 le denunce all'autorità giudiziaria per episodi di
violenza domestica contro donne. In 3 di questi ultimi casi, la magistratura ha
disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.
La struttura mobile antiviolenza concluderà il suo viaggio il prossimo 25
novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le
donne.
Sempre sul fronte della lotta alla violenza di genere, informa la Polizia, in parallelo all'attività del camper stanno per essere firmati dei protocolli operativi tra la Procura della Repubblica dell'Aquila, l'ospedale, il comune e il centro antiviolenza della città per la definizione di buone prassi di intervento, anticipando così il piano programmatico straordinario per il periodo 2014-2020 previsto dalla nuova legge.
Sempre sul fronte della lotta alla violenza di genere, informa la Polizia, in parallelo all'attività del camper stanno per essere firmati dei protocolli operativi tra la Procura della Repubblica dell'Aquila, l'ospedale, il comune e il centro antiviolenza della città per la definizione di buone prassi di intervento, anticipando così il piano programmatico straordinario per il periodo 2014-2020 previsto dalla nuova legge.
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